T°RED AI MONDIALI SU PISTA CON FACUNDO LEZICA

Esperienza mondiale per l’atleta argentino del team.

Alla prima gara in un Campionato del Mondo UCI elite, in una corsa a punti corsa a una media oltre i 53 km/h concludere la gara in 15º posizione non è una mezza soddisfazione, ma una vittoria. Tanti magari non capiscono cosa vuol dire un mondiale pista. Ci vogliono anni per avere le credenziali e il ranking per poter essere tra i 24 a giocarsi la maglia iridata (non in una ma in due specialità, domani si replica) e inoltre non si corre come team ma come nazionale. Cioè i nostri avversari sono le federazioni con budget, massaggiatori, pullman, meccanici. E sia por con buona volontà in Tred non abbiamo conquistato uno stato per partecipare ma la qualità del lavoro svolto con Facu Lezica è stato riconosciuto dalla Federazione Argentina per arrivare qui a modo nostro. E su pista abbiamo detto la nostra, con l’umiltà della prima volta ma la dignità di chi non ha nulla da invidiare e 15º al mondo nella corsa a punti, su una bici nuova di zecca, rivoluzionaria e completa di cui persino Elia Viviani ha voluto usare il manubrio beh…forse vale un oro solo per noi ma… Facu è stato bravo, in crisi per un problema stupido ma lecito nel primo Terzo di gara ha poi tenuto il passo della testa della gara. Non certo per impensierire Benjamin o ambire al podio ma neppure per farsi calpestare o scendere di pista. BlackFalcon ha macinato i 160 giri (40km la corsa a punti mondiale, volata ogni 10 giri) con autorevolezza e senza alcun problema, ha familiarizzato con Facu un vista delle altre gare e si è fatta notare da tutte le nazionali in gara per le forme, la posizione che consente all’atleta al limite del regolamento, i componenti studiati ad hoc, il peso e la rigidezza (spesso provati dagli “avversari” che nel mondo pista hai accanto e vin cui condividi il box).